Un team internazionale di ricercatori danesi ha
stilato un “indice di opportunità di
conservazione”, usando indicatori misurabili per determinare la possibilità
di salvare una serie di specie. Stando allo studio poi pubblicato sulla rivista
Current Biology, il 39% delle 841 specie prese in esame ha un’alta possibilità
di salvezza, ma ben 15 specie rischiano l’estinzione in tempi brevi. I
parametri presi in esame sono: l’opportunità
di proteggere alcuni habitat animali, la stabilità politica, la probabilità
di urbanizzazione delle aree interessate, la possibilità di inserire degli esemplari negli zoo. L’investimento
necessario per la salvezza di queste specie? Ben 1,3 miliardi di euro l’anno.
Tra i mammiferi a rischio estinzione ci sono:
- il Lophuromys eisentrauti, un topo del
Camerun;
- il Tylomys bullaris
, unratto rampicante del Chiapas (Messico meridionale);
- il Geomys tropicalis, un roditore
messicano;
Tra gli uccelli potrebbero scomparire presto:
- l’alaudide di Ash (Mirafra
ashi), un passeriforme somalo;
- il Monarca di Tahiti (Pomarea
nigra) della Polinesia Francese;
- il petrello di Madera (Pterodroma
madeira)
- il petrello di Mascarene (Mascarene petrel) dell’isola di Riunione;
- il fringuello di
Wilkins (Nesospiza wilkinsi) dell’arcipelago
di Tristan da Cunha;
- l’albatro di
Amsterdam (Diomedea amsterdamensis, in foto)
dell’isola di Amsterdam, nei Territori australi francesi.
Tra i rettili sono in
pericolo:
- tre rane brasiliane, Bokermannohyla
izecksohni, Hypsiboas dulcimer e Physalaemus soaresi;
- una dello Sri Lanka, Pseudophilautus
zorro;
- una della Colombia, Allobates
juanii;
- una salamandra turca,
yciasalamandra billae.
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