domenica 1 febbraio 2015

Treviso, associazioni unite contro l'abbattimento delle volpi



Non c’è pace per le volpi del trevigiano. I giudici del Tar di Venezia hanno infatti scritto una nuova pagina della complessa vicenda che ha preso il via nel settembre 2013 con la delibera della Provincia di Treviso per un programma triennale 2014-2016 che prevedeva la caccia alle volpi – anche in periodi di caccia chiusa e in aree dove la caccia è vietata, senza limite di orario e raggiungendo gli animali anche nelle tane - per arrivare ad abbatterne un numero complessivo di 1050, tra cuccioli e adulti.
La sospensione di tale delibera ottenuta dal Consiglio di Stato nel maggio 2014 grazie ad una massiccia mobilitazione su più fronti delle associazioni animaliste con in testa OIPA, Lav ed Enpa, è ora stata archiviata da una sentenza del Tar, che ha evidenziato come il piano di contenimento delle volpi sia regolare e possa quindi essere attuato.
“Siamo sconcertati di fronte ad una decisione che, ancora una volta, oltre a non tenere conto della totale mancanza di un censimento che possa attestare il reale numero di volpi in modo da stabilirne l’eventuale sovrannumero, va a solo vantaggio della lobby venatoria – commentano le associazioni – Per combattere questa delibera scellerata abbiamo messo in campo svariate attività e la popolazione ha dimostrato di essere sensibile al tema e profondamente contraria ad un massacro ingiusto, ecco perché non ci fermiamo e a breve i nostri legali depositeranno un ricorso al Consiglio di Stato con il fine di annullare definitivamente la delibera della giunta Muraro”.
Fonte: Oipa

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