martedì 21 ottobre 2014

Scienze alimentari: boom di iscritti





Il futuro è green e i giovani ne sono sempre più consapevoli. Questa è la considerazione che si può trarre dal sensibile incremento degli iscritti nelle facoltà di Tecnologie ambientali e agroalimentari e in quella di Bioscienze. Fra i corsi di laurea nei quali è stato registrato un vero exploit di iscrizioni c'è "Scienze e tecnologie alimentari". Il boom ha riguardato in particolare l'università di Teramo e per questa ragione la Coldiretti Abruzzo ha manifestato tutta la propria soddisfazione per la scelta compiuta da così tanti giovani.
Ma la consapevolezza della new generation non si ferma qui; sempre più studenti, infatti, decidono di frequentare corsi di laurea online (qui degli esempi), con un occhio di riguardo proprio all'ambiente e alla green economy. I corsi online consentono a numerosi giovani di risparmiare i soldi per il carburante che sarebbe necessario per spostarsi, con un altro effetto positivo, ovvero la diminuzione delle emissioni di CO2. I corsi online, inoltre, possono sopperire alle difficoltà logistiche come la carenza di aule capienti, problema che si è presentato proprio all'università di Teramo in seguito all'aumento di studenti del primo anno.
Il trend di iscrizioni alle facoltà legate in qualche modo all'ambiente è positivo da qualche anno ormai, e anche turismo e alimentazione hanno beneficiato di questa svolta cominciata proprio con l'inizio della crisi globale, nel 2008. I giovani, insomma, hanno visto prima di tutti in questi corsi di laurea una via d'uscita e una visione del mondo rinnovata, in grado di liberarsi dei vecchi canoni che, secondo molti studenti, hanno portato alla difficile situazione economica attuale. Nel corso degli ultimi sei anni, le facoltà che hanno fatto registrare il maggior incremento di iscritti sono state scienze agrarie, alimentari e forestali, con un +45%.
Il cambiamento che si sta registrando è culturale e i giovani hanno le idee abbastanza chiare anche per il percorso post universitario. Più della metà di essi, infatti, ha affermato con una certa sicurezza che preferirebbe di gran lunga avere in gestione un agriturismo, invece di un impiego in banca o in una multinazionale. L'agriturismo è preferito dal 54% degli studenti, mentre rimangono lontani nelle preferenze le opzioni multinazionale (21%) e posto in banca (13%); se si pensa che un impiego bancario era molto ambito fino a qualche anno fa, si comprende appieno la portata di tale inversione di rotta.
Si tratta di un segnale molto chiaro di quanto sia aumentato l'appeal del settore agroalimentare, visto dai giovani come un ambito ricco di opportunità e con reali prospettive occupazionali nel prossimo futuro. Un'indagine condotta dalla Coldiretti, inoltre, ha evidenziato che circa la metà degli italiani è convinta che le professioni di agricoltore e cuoco siano quelle con le maggiori opportunità di lavoro e soltanto l'11% ritiene che ci siano buoni sbocchi a livello occupazionale per un operaio.
Dallo stesso sondaggio emerge che turismo e agricoltura occupano i primi due posti della classifica che riguarda i settori più importanti per la nostra economia secondo il pensiero degli italiani. Il turismo ha raccolto il 73% delle preferenze, contro il 66% dell'agricoltura. In terza posizione l'artigianato con il 60%, seguito da industria (50%) e servizi (49%). Stupisce in questa speciale graduatoria l'ultimo posto occupato dalla finanza, che viene considerato dagli italiani il settore meno importante per l'economia, con il 24% delle preferenze totali.

a cura di Davide Gallo

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