lunedì 28 aprile 2014

Anche i bengalini diventano cavie per la vivisezione

Il nuovo Dlgs approvato dal Governo italiano ha stilato un elenco di "animali sperimentabili" in cui è entrato a far parte anche il bengalino, un passeriforme conosciuto anche come diamante mandarino, diffuso prevalentemente in  Australia e negli arcipelaghi dell’oceano pacifico. Il bengalino è diffusamente allevato in cattività, nonchè questa pratica sia illegale quanto l'importazione dell'animale. I bengalini, insieme a cani, gatti e alri animali, potranno essere prelevati anche da fornitori e allevamenti non autorizzati per essere ceduti e venduti agli "utilizzatori" (denominazione indicata nel Dlgs al posto di vivisettori o sperimentatori).
Nell’ Allegato III del Dlgs sono inizialmente indicate le generali condizioni dell’alloggiamento, ovvero una sorta di tubo di due metri per uno. Questo al fine di  “permettere agli animali di effettuare brevi voli“. Seguono  poi gli spazi per le coppie utilizzate negli studi, non meglio specificati, sulla “riproduzione”; possiamo solo immaginare che si tratterà di embrioni, gonadi o altro “materiale” da utilizzare. Ad ogni modo nelle gabbie dovranno essere presenti quelli che vengono definiti “arricchimenti adeguati”, che però non sono specificati. Per le coppie, la superfice minima al suolo è di appena mezzo metro quadrato. L’altezza, poi, di soli 40 centimetri lineari. Anche per i poveri diamantini, così come per altri animali, “chi conduce l’esperimento deve motivare la durata del confinamento in consultazione con il personale veterinario“. Dunque, sembra di capire, non un parere obbligatorio del Veterinario il quale entrerà in campo nella motivazione dell’utilizzatore  ma solo  “in consultazione“. L’allegato III riferisce poi, al punto 1.1, di strutture “progettate in modo da offrire un ambiente che tenga conto delle esigenze fisiologiche ed etologiche delle specie da ospitare“.
Purtroppo, nel settembre 2010, l’allora Governo italiano non si è opposto alla Direttiva europea sulla sperimentazione animale.
fonte: Gea Press

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