sabato 4 gennaio 2014

“Io Fitodepuro”, progetto pilota per la depurazione delle acque reflue in Puglia




Sensibilizzare sulla fitodepurazione e sull’importanza delle le zone umide sono state le finalità del progetto Io Fitodepuro, illustrato qualche giorno fa da Francesco Tarantini, Presidente di Legambiente Puglia, alla presenza di Nichi Vendola, Presidente della Regione Puglia, Angela Barbanente, Vice Presidente e Assessore alla Qualità del Territorio della Regione Puglia e Marco Potì, Sindaco di Melendugno. «Con questo progetto didattico – ha spiegato Tarantini, presidente di Legambiente Puglia - Legambiente ha voluto sia illustrare le peculiarità dell’impianto di fitodepurazione di Melendugno e descrivere i concetti base legati alle acque reflue e ai nuovi trattamenti depurativi naturali, che approfondire gli aspetti legati agli ambienti umidi per promuovere una fruizione responsabile e consapevole del territorio. Il riscontro positivo ottenuto da quanti hanno visitato l’impianto nell’ambito del progetto “Io Fitodepuro” e le quotidiane richieste che tutt’oggi riceviamo ci confermano la bontà dell’iniziativa e ci spingono a proseguire su questa via in tema di fitodepurazione».

L’impianto di fitodepurazione di Melendugno si pone come esperienza pilota in Puglia poiché mira a coniugare l’esigenza della depurazione delle acque reflue dei Comuni di Calimera, Martignano, e Melendugno con quella della riqualificazione ambientale e dell’arricchimento eco-paesaggistico regionale, tramite la creazione di un’area umida. Tant’è che nel 2011 si è aggiudicato il premio nazionale “Pianeta acqua”. Le attività di educazione ambientale hanno coinvolto 100 classi di 26 scuole di ogni ordine e grado provenienti da tutta la regione (il 61% dalla provincia di Lecce, il 23% da Bari, il 2% sia da Brindisi che da Barletta), per un totale di circa 1675 alunni, dal 5 aprile 2013 fino alla prima settimana di giugno e per tutto il mese di ottobre.

Tra gli obiettivi del progetto “Io Fitodepuro”, quello di monitorare la flora e la fauna presenti nella zona palustre. Periodicamente sono stati condotti rilievi delle comunità vegetali e dell’avifauna che hanno permesso di individuare la presenza di quattro tipi di comunità vegetali ovvero vegetazione acquatica natante (Lemneto), vegetazione acquatica radicante (Canneto, Tifeto, Comunità delle idrofite radicanti), vegetazione riparia e dei prati periodicamente inondati (Prati allagati, Comunità di sponda bassa, Comunità di sponda alta), vegetazione arbustiva xerofila (Gariga ad Erica manipuliflora) e 73 specie di avifauna, di cui 61 per il passo primaverile (Marzo-Aprile-Maggio) e 58 per quello autunnale (Settembre-Ottobre). Sono state rilevate anche quattro specie di anfibi, quattro di rettili e sei di mammiferi. Il percorso naturalistico progettato ha puntato ad illustrare le peculiarità e il funzionamento dell’impianto di fitodepurazione di Melendugno, descrivere i concetti base legati alle acque reflue e ai nuovi trattamenti depurativi naturali, analizzare l’habitat dell’Area umida ricostruita, e a far capire l’importanza che riveste, in quanto nursery, come ricovero accogliente per la consistente popolazione svernante e le numerose specie nidificanti. L’analisi è stata fatta partendo da una osservazione olistica dell’ecosistema, imparando ad utilizzare come prima esperienza i sensi per poi riversare in modo scientifico e metodologico ciò che si è osservato.

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