sabato 18 gennaio 2014

Cani, gatti, conigli e molte preghiere per i randagi durante la benedizione degli animali a Barletta




Ieri sera presso la chiesa di Sant’Andrea, in occasione della ricorrenza di Sant’Antonio abate, è stata celebrata la benedizione degli animali, di cui il santo è protettore. Bambini, adolescenti, genitori e nonni hanno riunito i loro animali nella piazzetta antistante la chiesa: un luogo che in pochi minuti si è riempito di sorrisi ma anche di tante speranze. Perché fa benedire il suo cane? Ho chiesto ad una signora che prontamente mi ha risposto:« Perché è un atto di fede. Perché anche loro meritano di vivere una vita serena». Una vita che molti animali non conoscono perché costretti a trascorrere le loro giornate in canili o sul ciglio di una strada rischiando di morire ogni giorno. C’era chi ha fatto benedire il gatto, il cane o il coniglio sperando che vivessero più a lungo possibile. C’è stato chi invece ha pregato per gli animali senza famiglia. C’erano tanti bambini che nella benedizione hanno intravisto una sorta di rassicurante aura protettiva per il loro compagno di giochi. C’erano cuccioli così piccoli da trasformare la benedizione in un vero e proprio battesimo. C’era anche qualche randagio, che attirato da familiari guaiti, non ha perso occasione per curiosare e ricevere sul pelo qualche goccia di quell’acqua che - chissà - potrebbe portargli davvero fortuna.


Mio articolo su Barletta News
Foto di Fabio Dellaquila

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