sabato 19 ottobre 2013

Belle scoperte da imitare: Friburgo, una delle città più green del mondo. Amore a prima vista!


Stamattina per puro caso ho scoperto Friburgo, una cittadina della Germania sud-occidentale  che sorge ai limiti di un'area di origine vulcanica e che vanta il primato di essere una delle città più green del mondo. Inutile dire che sarà una delle mie prossime tappe di viaggio (si trova esattamente sul confine tra la fossa tettonica del Reno e la Foresta Nera). Una vera e propria ecocittà che purtroppo non si trova in Italia, dove realtà come queste sono ancora semplici e bellissime utopie, dove tanti progetti ci sono ma rimangono su carta perchè le priorità nel nostro Paese sono sempre altre. Insomma, a Friburgo l’ecologia applicata è uno stile di vita quotidiana: un abitante su due non usa la macchina e la restante metà è fortemente incoraggiato a utilizzare il car sharing. Gli edifici funzionano a pannelli solari e fotovoltaici, ci sono le colonnine che monitorano al quantità di CO2 nell’aria e ogni cosa in città si illumina con energia pulita. A rafforzare questa politica, vi sono incentivi comunali, da sommarsi a quelli federali, erogati dallo Stato tedesco. Basta prendere un tram, dal centro di Friburgo, per arrivare al quartiere periferico di Vauban. Qui la prima cosa che colpisce è l’intensità dei colori: il giallo, il rosso e l’arancione delle case, il verde dei giardini onnipresenti, il blu dei pannelli solari. La seconda è la scarsa presenza di auto. La terza, i giardini pubblici gestiti dai cittadini e vissuti dai bambini. 


 Il quartire di Vauban, in passato zona militare, è stato ricostruito coi criteri della bioedilizia. Le abitazioni sono fatte in legno e vetro e funzionano con il fotovoltaico e con il teleriscaldamento a biomasse. A Vauban esistono soltanto condomini passivi, ossia quelle costruzioni nelle quali il consumo energetico è molto basso tutto l’anno. Le palazzine sono rivolte verso il sole e anche nel freddo inverno tedesco in casa ci sono circa 24 gradi grazie ad un impianto di cogenerazione alimentato esclusivamente da trucioli di legno e gas naturale, agganciato alla rete del riscaldamento, mentre la riduzione del 60% delle emissioni di CO2, è garantita dall’efficienza dell’utilizzo del calore. L’acqua piovana inolte viene raccolta ed utilizzata per le case e per l’irrigazione del terreno.


Come risolvere le problematiche del traffico e dell’inquinamento causato dalle automobili? Si è proceduto in modo da ridurre la presenza delle auto, mentre i pochi parcheggi sono situati al di fuori del quartiere. Il potenziamento dei mezzi pubblici ha inoltre permesso al 40% delle famiglie di non aver bisogno della macchina, perché è presente il car-sharing, ma soprattutto perché coloro che non utilizzano il parcheggio godono di veri e propri incentivi economici.


Per costruire il quartiere sostenibile “Vauban” non è stato necessario abbattere alberi secolari, anzi, le aree verdi sono state pensate e sviluppate insieme ai futuri residenti, così che molte strade  e aree pubbliche sono a completa disposizione dei bambini.


Mettere da parte le vergognose peripezie politiche italiane, prendere esempio e passare all'azione non sarebbe una cattiva idea!
fonte: AtenaNet

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