giovedì 21 marzo 2013

Trovato in vita uno dei 48 cani sventrati per estrarre la droga


Con grande sorpresa è stato trovato in vita uno dei 48 cani sventrati per estrarre gli ovuli di cocaina: si tratta di un Dogue de Bordeaux (in foto un esemplare cucciolo). Un'operazione della Polizia di Stato contro gang di latinos dedite al traffico internazionale di droga e altri reati nel Nord Italia, infatti, ha permesso di eseguire 75 ordinanze di custodia cautelare con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati contro la persona, il patrimonio, traffico di droga e detenzione d'armi. Le gang di latinos utilizzavano cani di grossa taglia come vettori della droga che importavano, imbottendoli di cocaina prima della partenza per poi ucciderli e squartarli per recuperarla. Non vi era un posto preciso dove “aprire” i cani; l'importante era che il luogo fosse sufficientemente sicuro.
La droga prima di essere collocata nel ventre dei cani veniva avvolta in un cellophane, poi nella carta carbone (per essere impenetrabile ai raggi X) dopodicché ancora nel cellophane e dopo avvolta da uno scotch di vinile nero (ancor più resistente ai raggi X). Si stima che con questa sistema siano stati fatti 48 viaggi.  Gli animali utilizzati erano San Bernardo, Gran Danese, Dog de Bordeaux, Mastino Napoletano e Labrador.

 Sulla vicenda è ora intervenuta l’ENPA di Milano che ha messo in evidenza come, ancora una volta, i reati contro gli animali, perpetrati anche da persone insospettabili, costituiscano spesso il prodromo di una serie di altri reati che vengono poi rivolti contro la società. Ermanno Giudici, presidente e capo nucleo delle Guardie Zoofile della sezione di Milano di ENPA ha dichiarato:"Facciamo i nostri complimenti per l’operazione compiuta alla Polizia di Stato, che ha permesso di stroncare questa pericolosa gang criminale. Siamo certi che fra i reati contestati ci siano anche quelli relativi al maltrattamento e all’uccisione di animali, grazie alla sempre maggiore attenzione delle forze dell’ordine e della magistratura verso questi crimini. Ricordiamo inoltre che le nostre strutture veterinarie sono sempre a disposizione delle forze di polizia per ogni accertamento necessario alla repressione dei suddetti reati”.
fonti: Ansa, GeaPress

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