venerdì 23 dicembre 2011

Corrado Cini sigla i primi accordi italiani di carbon footprinting


Grandi passi avanti. Il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, e alcune grandi aziende nazionali hanno firmato martedì 20 dicembre a Roma accordi volontari per progetti di 'carbon footprinting', ossia la rilevazione di impronta di carbonio, ovvero le emissioni di gas serra nei processi produttivi. Questi sono i primi accordi di 'carbon footprinting' siglati in Italia.
Le societa' coinvolte sono Autostrade per l'Italia, Coop Italia, Gruppo San Benedetto, Gruppo San Marco, Le Fay Resorts, Palazzetti, Pirelli e una serie di ditte vitivinicole (Cointi Tasca d'Almerita Agricola, Planeta, Marchesi Antinori, Mastroberardino, Montevibiano Vecchio, Masi Agricola, Gancia, Michele Chiarlo Azienda Vitivinicola e Venica&Venica). 
"Il 'carbon footprinting e' una procedura di calcolo che rileva in sostanza
quanta anidride carbonica e' stata utilizzata per una determinata produzione - ha spiegato Clini - E' un percorso che parte dalla materia prima e passa attraverso il ciclo di produzione, misurando i consumi di combustibile fossile primario e l'energia utilizzata per produrre. Giunti a questo punto ci si domanda quale sia il consumo legato alla distribuzione e si cerca di capire dove si puo' intervenire, ad esempio utilizzando un carburante piu' ecologico o riducendo il peso del prodotto. Il contenuto di carbonio diventa un marchio e il consumatore puo' essere orientato e capire quale sia stato l'impatto ambientale di un prodotto E abbiamo visto che cio' diventa un forte driver per i consumatori, che possono scegliere sulla base di questo aspetto".
Le aziende, oltre a condurre l'analisi e la contabilizzazione delle emissioni di CoO2, si impegnano a definire un sistema di 'carbon management' (gestione delle emissioni) finalizzato all'identificazione e realizzazione di quegli interventi, economicamente efficienti, che utilizzano tecnologie a basso contenuto di carbonio. L'accordo prevede poi una validazione dell'impronta di carbonio da parte del ministero.  
"Abbiamo aderito con grande entusiasmo e ora vogliamo dare l'esempio ad altre aziende - ha dichiarato l'ad di Atlantia e Autostrade per l'Italia, Giovanni Castellucci - per noi l'impegno per la sostenibilita' e' sostanziale in quanto, essendo dei monopolisti, abbiamo qualche responsabilita' in piu'".

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